Disordini temporo-mandibolari

by rotundo-master

Che cosa sono

I disordini temporo-mandibolari sono un insieme di alterazioni patologiche del sistema masticatorio che coinvolgono i muscoli del volto e dell’articolazione temporo-mandibolare, che collega la mandibola e l’osso temporale del cranio. Spesso tali disordini temporo-mandibolari migliorano o si stabilizzano spontaneamente, sebbene la loro prevalenza è molto elevata e comunque in aumento nell’ambito della popolazione. A volte però possono essere causa di disturbi piuttosto noiosi per il paziente (come ad esempio schiocchi o click durante l’apertura o chiusura della bocca), tali da assumere una notevole importanza sul piano sociale. Possono essere causati da traumi diretti alla mandibola, oppure da stress muscolare dovuto a parafunzioni masticatorie (quali serramento, bruxismo, malocclusione), quadri di artrite articolare, stress o traumi di origine psicogena.

Come riconoscerli e quando richiedere una visita

I segni e sintomi, campanelli d’allarme dei disordini temporo-mandibolari sono:

  • dolore alla mandibola
  • percezione di dolore o fischi all’orecchio
  • difficoltà a masticare
  • dolore facciale di notevole intensità
  • rumore tipo click o sensazione di ruvidità durante l’apertura e chiusura della bocca
  • cefalea
  • occlusione dentale non confortevole (sensazione di chiusura dentale instabile)

Come si curano

Diverse figure professionali possono essere coinvolte nella cura dei pazienti affetti da disordini articolari temporo-mandibolari, quali odontoiatri, fisioterapisti e psicologi. L’odontoiatra è il primo specialista che normalmente intercetta il problema riportato dal paziente ed è chiamato ad istituire il corretto piano di cura che deve prevedere il controllo immediato del dolore attraverso terapie farmacologiche ed occlusali. Il fisioterapista interverrà provvedendo alla riabilitazione degli assetti muscolari temporo-mandibolare. Lo psicologo invece fornisce un fondamentale supporto per il controllo dello stato di ansia o di depressione che spesso si associa a tali disturbi, mediante l’impostazione di strategie terapeutiche comportamentali e di gestione dello stress.