Che cosa è?
La malocclusione è stata definita come “il complesso delle alterazioni scheletriche, muscolari e dentarie che non garantiscono l’armonia e il buon funzionamento dell’apparato stomatognatico”.
Comunemente i fattori che causano malocclusioni possono essere ereditari (cioè trasmessi dai genitori) o ambientali (causati da fattori esterni). I fattori ereditari possono determinare affollamento dentale, diastemi (spazi) interdentali, denti sovrannumerari (denti in più rispetto al numero normale), agenesie (cioè mancanza di alcuni elementi dentali), alterazioni di crescita delle ossa mascellari e/o mandibolari. I fattori ambientali in grado di determinare malocclusioni sono abitudini viziate prolungate (ad es. il succhiamento di pollice, ciuccio, ecc.); deglutizione atipica (con interposizione della lingua tra i denti); respirazione orale per ostruzione delle vie aeree superiori; tonsille, adenoidi ipertrofiche o deviazione del setto o allergie; perdita prematura dei denti decidui o permanenti (per carie o traumi).
Il trattamento di una malocclusione risulta indicato non solo per la risoluzione di alterazioni funzionali ma anche per il trattamento di inestetismi. In tal caso, i benefici ottenuti con l’opportuna terapia avranno anche un considerevole impatto psicologico, sociale e professionale. Per tale motivo, la correzione di una malocclusione non deve essere riconosciuta una terapia del soggetto in crescita, ma oggi, più che in passato, è rivolta anche alla popolazione adulta.
Come prevenirla
Nel bambino, si consiglia di effettuare la prima visita dai 3 ai 6 anni, quando tutti i denti da latte sono ancora presenti in bocca. Questo ha lo scopo di “intercettare” eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche che, se non corrette in fase di crescita, difficilmente possono essere risolte successivamente. Tuttavia la terapia ortognatica precoce a volte riesce solo a migliorare ma non a risolvere la condizione alterata: in tali casi si potrà prevedere e programmare una terapia più tardiva, ma forse più complessa, che agirà sulla dentatura permanente. In alcuni casi si può rendere necessaria l’estrazione di alcuni elementi, al fine di permettere la correzione della mancanza di spazio e la sistemazione degli elementi dentali nello spazio osseo disponibile.
Come si cura
Comunemente si crede che la terapia ortodontica sia solo rivolta ai bambini o adolescenti. In realtà non c’è limite d’età per il trattamento, poiché l’età adulta non rappresenta una controindicazione al trattamento. Anzi, negli ultimi anni l’ortodonzia si è sempre più specializzata nel trattamento dell’adulto, poiché, nella moderna ottica di trattamenti interdisciplinari, l’ortodonzia ha acquisito un peso sempre maggiore nelle complesse riabilitazioni protesiche e implantari, anche grazie alla possibilità di utilizzare apparecchiature particolarmente estetiche, meglio accettate dagli adulti.
Dopo aver effettuato un’attenta ed accurata diagnosi e stilato un appropriato piano di trattamento, si procederà con il trattamento ortodontico per il quale si possono utilizzare apparecchi rimovibili o apparecchi fissi mediante attacchi ortodontici metallici o in ceramica direttamente applicati sui denti.
Nei suddetti attacchi vengono poi inseriti fili metallici che provvederanno agli spostamenti dei denti mediante l’ausilio di altri dispositivi, quali molle, elastici e catenelle con cui si esercitano delle forze controllate. In alcuni casi è possibile applicare gli attacchi ortodontici sulla superficie interna dei denti: in tal modo, l’apparecchio diventa completamente invisibile (ortodonzia linguale).
Un’ulteriore tecnica, oggi molto utilizzata e richiesta, prevede l’utilizzo di una sequenza di mascherine rigide e trasparenti, realizzate su un’impronta delle arcate dentarie, che spostano i denti mentre vengono indossate (ortodonzia invisibile). Normalmente una singola mascherina deve essere portata per 14 giorni, dopodiché il movimento si esaurisce ed è necessario passare alla mascherina successiva.
I vantaggi sono l’estetica dell’apparecchio, quasi invisibile, e la facilità di igiene orale, mentre lo svantaggio è legato alla necessaria collaborazione del paziente nell’essere costante nell’applicazione delle mascherine. Il non rispetto delle regole determinerà un allungamento dei tempi di trattamento o, addirittura, il mancato ottenimento dei risultati.
Per aiutarti a intercettare le malocclusioni
- Richiedi una visita specialistica precoce del tuo bambino, per escludere la presenza o predisposizione ad una malocclusione
- In presenza di disallineamento dentale associato ad altri disturbi funzionali, psicologici, estetici verifica insieme allo specialista la possibilità di risolvere il problema nei modi più appropriati alla tua persona
- Se noti nel bambino il prolungarsi di abitudini viziate quali succhiamento di pollice o una deglutizione atipica con interposizione della lingua tra i denti, una respirazione orale, oppure una perdita prematura dei denti decidui o permanenti per carie o traumi richiedi l’intervento dello specialista che saprà consigliarti sul da farsi.